08/01/08

Me pensavo ca murevo e 'stu juorno nun 'o verevo!!

La citazione di un celebre striscione apparso in occasione del primo scudetto del Napoli rende perfettamente l'idea che avevamo di questo matrimonio mentre si materializzava sotto i nostri occhi (lucidi...). Fiorenzo, che a ragione si era già guadagnato la nostra spudorata adorazione intrisa di sana idolatria, convolava a giuste nozze con Federica.
Ed io che ricordo un Fiorenzo appena reduce dall'avventura Erasmus in terra iberica, che ho imparato a conoscere nelle nostre assurde serate (e mangiate da Gigino) con Pino ed Eugenio, e in tutto il fantastico periodo condito di ammuina, feste, manifestazioni con sottofondi bregoviciani, mercoledì di coppa e mondiali, prima che la fatica me lo strappasse, non potevo non vivere sulla mia pelle questa giornata. Tant'è vero che due giorni prima del fatidico giorno mi sono sognato che piangevo a dirotto al matrimonio, e gliel'ho anche rivelato. Ciò che ho evitato di dire a Fiore è che nel sogno piangevamo insieme, questo onde evitare repentini possibili ripensamenti... E poi dal giorno prima mi è salita una smania, un magone, mi agitavo manco fossi io a dovermi sposare. Chiedere conferme a Margherita che mi voleva abbattere a colpi di sonniferi per pachidermi...

E insomma non ho resistito, e non avendo potuto vivere a capodanno l'ormai celebre serata di Morolo, mi sono appresentato dagli sposi il giorno precedente il matrimonio, giusto per andare a rompere un pò, come se non avessero avuto già abbastanza problemi... Ma è che dovevo vivere l'ultimo giorno da celibe dal Nostro, con obbligata tappa alla Birretta e nottata a guardarci "Grazie Padre Pio", il film di Gigione e Donatello con Cinzia Profita (un capolavoro del trash guagliù!!!), e ovviamente "Sfide Maradona" fino all'1-3 a Torino...






Io ed Emilio, consapevoli dell'imminente grande passo che stava per affrontare Fiore, lo salutiamo qui a modo nostro... Ricordando l'addio al celibato di Cipollone, è già qualcosa che non siamo finiti a mare a far ciondolare le nostre impure nudità...




E quindi giungeva il giorno. Tutti alliccatelli ma già pronti a fare la solita figura "degli amici dello sposo". Insomma, c'hamma fa sempre cunoscere.



Fiorenzo, ormai prossimo ad infilare il sacro anello, qui ci benedice (e probabilmente prega in cuor suo che non facciamo i puorci come nostro solito...)





Tranquillo Fiò, aspettiamo il buffet al ristorante per fare ammuina e sguainare le panze al di fuori di giacche e camicie!

Fiorenzo era una molla, non l'avevo visto così nemmeno prima delle partite più importanti. Nella sala dove si celebrava la funzione ci troviamo di fianco io ed Enrico, ciascuno pronto a scorgere una possibile lacrimuccia nell'altro... Ci marcavamo a vicenda, certi che chiunque si fosse commosso per primo sarebbe stato condannato ad una vita di continui sfottimenti e sberleffi da parte di tutti. Lo ammetto, l'occhio lucido a me è venuto, e nel filmino si vede che ero così emozionato che non riuscivo a biascicare parola... Ma è andato tutto bene, nonostante la prosopopea dell'uomo che si vede nell'angolo nella foto, sempre pronto a zittire applausi e a sottolineare che la celebrazione non era finita. Uà frà, e statti calmo, stamm' pariann'!!




Marò, Fiore e Federica sposi!! Dove altro suggellare quest'unione se non sull'altare più significativo e da colui che più ne era degno?!? Cioè alla Birretta da Andrea!! Dove ho scoperto anche di essere il prossimo obiettivo di mercato della Roma...



Ma l'interessamento dei bastardi giallorossi non mi distoglieva dai brindisi. Tutto ciò mentre l'intero ristorante aspettava noi per l'aperitivo. Non ce ne vogliate, era un immancabile appuntamento! Così come il tamarrissimo carosello d'auto a calcson spiegato per l'Appia, con le altre auto che si spostavano credendo corressimo all'ospedale... No, peggio, eravamo affamati.




E al ristorante cominciava a riprendere forma la nostra vera natura animalesca-alcolizzata. Trattandosi di cena buffet, e temendo come sempre la razzolatura totale, ci accingevamo con fare indifferente al tavolone, fingendo quasi disinteresse agli occhi di camerieri ed altri avventori. Ma non appena avevamo campo libero attingevamo a piene mani da ogni portata, riempendo a dismisura i nostri piatti di ogni cosa apparisse commestibile. Col risultato che in ogni piatto erano presenti cibi dall'antipasto al dolce in ordine sparso: cozze e lasagne insieme, mortadella e salmone fusi, soutè con risotti, con relativo annullamento di ogni possibile sapore, tutto sapeva di tutto.

Al nostro tavolo eravamo io, Margherita, Danko e Ivan. Ognuno di noi si era fatto rispettare al momento del buffet, così che il nostro tavolo trasbordava piatti da ogni dove: ci siamo visti costretti ad appoggiarne alcuni sul termosifone ed altri addirittura nel cestello del vino. Però eravamo carini nel mostrare tranquillità mentre come iene che si spartiscono una carogna nella savana ci dicevamo l'un l'altro:"Ma hai provato questo? E prova quest'altro!" con roteamento continuo di piatti e suppellettili. Quando è arrivato il gelato io ero appena andato a rimpinguare l'ennesimo piatto con ogni antipasto rimasto, suscitando sguardi di sgomento e compatimento dei camerieri...



Ecco il motivo per il quale, se un giorno dovessi sposarmi, non mi inviterò.



E vabbè. La serata è proseguita con un bellissimo after musicale degnamente innaffiato da spumante e amari vari. E non poteva non concludersi con una performance canora di strani tipi col tasso alcolico a 3 cifre che intonava un improvvisato ed evergreen "Rock dei tamarri". Ce l'abbiamo fatta, ci siamo fatti riconoscere anche dai parenti piemontesi di Fede...



Non contenti, ci spostavamo a casa dei novelli sposi per un improbabile "after dell'after" (e fanculo prima notte di nozze...), dove finalmente Fiore, sciolta a suon di vino la tensione iniziale, si abbandona alla sua primordiale natura tamarra. Sposato sì, ma pur sempre fedele al Napoli, la birra e il rock'n'roll!!



Fiore, Fede, vi rinnovo ancora gli auguri, ve lo meritate davvero.

Fede, prenditi cura di lui, mi raccomando. Ma lasciacelo disponibile per le partite in casa almeno!!

4 commenti:

Minchiosauro ha detto...

Non vorrei rompere l'idillio,ma le avete sentite le ultime sul mercato?Sì,d'accordo: spesso sono solo balle.Ma mi sto allarmando lo stesso.Anche perchè si parla solo di uscite a gennaio(hamsik,dallabona,dezerbi,calaiò e pure lavezzi).E intanto Marino fa la parte del gatto che si è appena magnato il topo...

Anonimo ha detto...

Non cacare nessuno, si è parlato pure di Domizzi in uscita (solo perchè la moglie ha visto la munnezza e si è messa paura per i figli)
e poi se ci saranno uscite saranno cotrobilanciate da entrate almeno di pari livello se non migliori (viva l'ottimismo!)tipo la CASA DELLE LIBERTà che ha perso Casini ed ha trovato DE GREGORIO O'PANZAROTT!

Minchiosauro ha detto...

Voglio affidarmi al tuo ottimismo: l'ultimo parallelo è stato illuminante.Ma sai com'è:anche se delaurentìss è affidabile,più di 10anni in mano ad incompetenti o banditi lasciano il segno.E'un pò come quando ti passano le emorroidi ed hai paura che ritornino

giorgio cutugno ha detto...

approposito di domizzi, l'altra sera ho avuto un sogno premonitore, mi sò sognato domizzi alla fiorentina dalla prosima stagione... segnatevela che se succede vi autorizzo a pigliarmi a capate