22/01/08

calma e gesso

Il maestro Fiorenzo ha ragione: a pensarci bene, il napoli sta rispettando i pronostici d'inizio anno, cioè terminare il campionato tra il nono e il tredicesimo posto, per cui è forse sbagliato attendersi di più. Il presidentissimo, che non è il re dei diplomatici nè tanto meno un navigato ed esperto veterano della serie A, forse si è fatto venire troppa acquolina in bocca dopo alcuni risultati brillanti ed inaspettati conseguiti quando la squadra era al massimo della forma. Sono sicuro che Marino lo ha riportato alla ragione facendogli presente che l'organico a disposizione ed il modulo di Reja ha i suoi limiti, ma che la cosa dev'essere migliorata a partire dall'anno prossimo, come da programma societario. La volontà da parte di De Laurentiis di rinforzare la squadra durante il mercato di gennaio è lodevole (ricordiamoci di quando stevm' ammiez' a nu desert' con i vari Furbaino, Corbelli, Gallo, Moxedano, ecc.), ma probabilmente cozza con la visione di Marino, secondo il quale fare investimenti di breve durata solo per tamponare alcune falle dell'attuale squadra non corrisponde ai programmi a lungo termine della società. Sborsare 5 milioncini tondi tondi per un Pasquale del Livorno non sembra essere cosa saggia, visto che detto giocatore non è certamente un "investimento in prospettiva". Ok, l'oculatezza del nostro diesse è senz'altro uno dei nostri punti di forza, a meno che Marino non la applichi con eccessivo zelo, magari per ottenere una soddisfazione personale a fine anno, tipo: "co' 4 sement' agg accattat' dei talenti che adesso valgono 3 volte tanto...ì song' 'o mast' r'o pallone, il resto conta poco".
Però siamo in serie A dove, come ribadito dal maestro Fiore, nisciun' è fess', e se ti saltano quei 4 giocatori che fanno la differenza puoi perdere parecchi punti fondamentali per una salvezza tranquilla.
Ne consegue che almeno un paio d'interventi sul mercato non sarebbero comunque da disprezzare e non ci sarebbe niente di male ad operarli.
Per quanto riguarda Reja, c'è poco da fare critiche, il suo modulo è quello che è, sappiamo benissimo che si tratta di un allenatore con poche pretese il cui unico errore è quello di aver fatto uscire fuori rosa o di aver fatto vendere dei giocatori che potevano esserci molto utili. Il resto è chiaro: Reja era il traghettatore ideale per il passaggio dalla serie B alla serie A, il prossimo anno sarà senz'altro un'altra storia. Anche sul tipo di preparazione che Reja fa fare alle sue squadre il maestro fiore ha ragione, l'importante è tornare in forma entro il fatidico mese contro le grandi (di sto cazzo) e cercare di non perdere troppi punti per la via stupidamente.
La fella è tosta, ma stiamoci calmi, non pretendiamo troppo rispetto alle attuali possibilità del Napoli, aspettiamo il prossimo anno e si vedrà.
AMO LA MAGLIA

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