12/01/15

mille culure, ma solo sugli spalti

cari fratelli, della bellissima e toccante commemorazione del grande pinuccio al san paolo ci restano delle immagini memorabili, e questo lo diciamo davvero senza ombra di retorica: chi come me è cresciuto con il primo Pino Daniele e lo ha avuto addirittura come "vicino di casa" per tanti anni, non può non aver amato quel momento magico, seppur triste, quando il popolo azzurro ha cantato di sè con le parole di un suo grande artista. poi vabbè, ci sarebbe un capitolo a parte relativo agli sfottò gobbi basati sui suoi versi, ma tanto conosciamo benissimo lo stile e la signorilità di quella parte d'italia scolorita, misera, meschina e anonima. Come sempre, non resta che essere superiori. Il che, visto la pochezza degli interlocutori, è cosa facile e scontata. Ciò detto e premesso, il resto della serata è stata na ciofeca per due ragioni: 1) Il Napoli. Formazione di scarsa qualità, soprattutto nel primo tempo: centrocampo di mera interdizione non supportato dagli esterni giusti (brivitos e maggio), nè tanto meno da hamsik che francamente ha sfrantecato i coglioni oltre ogni limite. Aggiungiamoci un approccio poco tonico e confusionario, molto diverso dalla veemenza con cui il napoli ha sempre giocato certe partite. Se hai una squadra che non può imporre il suo gioco, devi per forza taccheriare a tremila, cosa che non è successa. L'avversario poi, quella merda zebrata lì, pure non ha brillato perchè è tempo che non brilla, ma ha gestito una partita praticamente difensiva in modo più ordinato. 2) L'arbitraggio. Wagliù, ditemi quello che volete voi, ma il gol fondamentale di quelle merde era in netto fuorigioco. E non rilevare un fuorigioco su calcio piazzato, con il guardialinee perfettamente piazzato in linea è una cosa molto grave. Sti mariuoli non si smentiscono mai: nel momento di difficoltà, arriva sempre l'aiutino strategico che cambia le carte in tavola. e non ditemi di no. Ovviamente, nel classico coro di leccaculi capitanati da chella che ufficialmente è na granda zoccola, ilaria d'amico, quest'episodio è stato sminuito. ci mancherebbe altro. e dire che c'è qualcuno che ancora se ne sorprende. Bene (o cazz), incassiamo il colpo tenendo presente che quando c'è stato qualcosa in palio, chi ha vinto siamo stati noi. E vedere i gobbi esultare a fine partita come se avessero vinto la champions ci dimostra quanto hanno accusato il colpo, cosa che va ben oltre la vittoria di ieri sera. Di noi c'è da dire quello che già sapevamo: squadra perennemente incompleta e quindi non papabile per altro che non sia un terzo posto da sudarsi fino alla fine. ergo, resettiamo e prepariamoci a una partita tostissima con la lazie. tocca riprendersi subito e vender cara la pelle. Per farlo, bisogna cominciare dal mettere Hamsik in panchina: wagliò, con quella uallera che ti trascini appriess' sei solo dannoso. tanto oramai che tu giochi o meno, le tue quotazioni sono nettamente in ribasso. pigliati na pausa, pigliati na pastiglia, drogati di meno (o di più, se del caso), e sudati la maglia come cristo comanda. capitone, at' che capitano! Tornando all'inizio di questo post, vi saluto e vi abbraccio nel nome di quest'unica fede che, nella buona come nella cattiva sorte, è sempre tutta n'ata storia! FORZA NAPOLI

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