corrono in questi giorni gli anniversari degli scudetti del napoli. sui portali del tifo azzurro è tutto un florilegio di immagini e momenti di repertorio che mi fanno venire i brividi, riportandomi alla mente delle scene e delle sensazioni indimenticabili. le ricordo come fosse successo 24 ore fa. ma qual'è il senso di questo post serale di un tifoso napoletano? l'amarcord di quei giorni trionfali per chi poi non ha più visto il bene? beh, wagliù, io potrei ricordarvi insieme al maestro fiore le emozioni di napoli-foggia ad esempio, ma la verità è che soprattutto negli anni più bui che abbiamo vissuto dopo i fasti maradoniani, la fede si è rafforzata sempre di più, contro tutto e tutti. E' proprio di questo che voglio scrivere: riascoltando i commenti dei vari necco e pizzul dell'epoca, si sottolineava quanto civili e pazienti fossero i tifosi napoletani in quegli anni: da ciucciariello terrunciello spaghetti-mandolino-pizza-pulecenella, diventammo una realtà fastidiosa per il resto d'italia. Il Nord tirò fuori tutto il suo razzismo ipocrita, ma anche la capitale, rosicona come nessuno, ci si scagliò contro. E, ahimè, anche una certa parte del sud invidioso e in ombra - cioè i veri terroni leccaculi - faceva a gara per distaccarsi dall'identificazione napoli-sud. Certo, erano bei tempi quelli in cui le poche persone intelligenti apprezzavano l'atteggiamento pacifico dei nostri tifosi, anche se noi sappiamo bene quanto Palummella & co. c'abbiano magnato e giocato sporco. Nell'anno del secondo scudetto un'intera nazione si scagliò contro l'argentina durante i mondiali solo perchè rea di essere la nazionale di diego armando maradona, simbolo del napoli e re di napoli. roba da vergognarsi da lì all'eternità. fu quello l'inizio del nostro destino di tifosi napoletani (come me) e di napoletani (come molti di voi): i più odiati, i più vessati da manifestazioni razziste e becere. E ancora ricordiamo le parole profetiche di diego al riguardo. Insomma, odiati e attaccati in ogni dove, al di là di qualsiasi ragione e logica. Negli anni la nostra tifoseria non poteva non passare dal ghandiano e flower power "noi amiamo tutti" al "noi odiamo tutti". Cioè, da odiati a odiati e temuti. Nessuna tifoseria italiana, per quanto temibile possa essere, può permettersi di non fare i conti con la nostra. pensate ai laziali e ai romanisti che contro di noi si uniscono. Non sto inneggiando alla violenza, io detesto la violenza. Però io credo che nel corso degli anni le cose non potessero andare diversamente. E poi, siamo tifosi, non hare krishna. Tralasciando quest'aspetto, in quest'italia dell'ipocrisia, dove si salta sistematicamente sul carro del vincitore, dove si suole accanirsi sempre sulla croce rossa, dove si cerca sempre un capro espiatorio,dove l'ignoranza è una moda, io mi sento fiero di essere tifoso del Napoli. Mi sento antagonista, mi sento parte di un qualcosa che merita un grande riscatto in culo a tutto e tutti. Ecco perchè io spero che la società voglia finalmente e coraggiosamente farsi carico di queste grandi aspettative mai sopite e darci la soddisfazione di ridere dall'alto di tutta la lota che ci circonda. Ma la cosa fondamentale è la felicità che da sempre mi accompagna: quella nostra unica fede che si chiama NAPOLI. Di cuore, da un vostro cumpagniello di tifo e di blog
29/04/13
essere napolisti: riflessioni storiche sulla nostra unica fede
Pubblicato da amolamaglia alle 21:15 2 commenti
28/04/13
let's go
vai vai vai che il milerda o zuga malamente. mi fa altresì piacere che il Torino non dovrà subire l'onta di vedere quelle merde festeggiare in casa loro. non ci sono ottimi rapporti tra i nostri ultras e quelli granata, tanto per usare un eufemismo. Ma chi è da sempre in prima linea contro i gobbi merita comunque rispetto. bella partitella tra spaghetti a vongole e seccie per secondo in Curva G, mentre Enrico G era sugli spalti del pescaDE stadium a godersi la trasferta balneare. Io e Fiore non siamo d'accordo su chi ha parlato di un brutto primo tempo del napoli: 4 occasioni da goal non mi sembrano poche anche contro il pescaDE. Il napoli è tonico e pimpante, ora voglio la vittoria contro l'inter per chiudere definitivamente la partita. e vedrete, cari bloggers, che come già detto in precedenza l'ingresso in champions dalla porta principale significherà molto per il prossimo anno. circolano voci di tutti i tipi sulla squadra del prossimo anno. molte di queste voci fanno accapponare la pelle. io dico solo che se il prossimo anno il sor aurelio farà uno sforzo, ci manteniamo el matador per vincere, rinforziamo bene la squadra con i soldi che arriveranno e che già ci sono, poi il supereroe della marvel potrà andare dove gli pare. idem dicasi per bellicapelli: se l'alternativa è allegri, teniamoci stretto il walterone e nun pazziamm proprio. ora lascio la parola a voi confidando in primis nel post del maestro fiore seguito a ruota dal masto becienz' FORZA NAPOLI
Pubblicato da amolamaglia alle 03:23 1 commenti
22/04/13
in nome di Santa Maradoniana Chiesa
Mi viene in mente l' inizio del celebre "Febbre a 90" di Nick Hornby, in cui il piccolo Nick viene portato la prima volta a vedere l' arsenal vincere a fatica 1-0 contro non so quali cadaveri, e quando il sabato dopo viene portato a vedere un facile 5-0 del tottenham capisce però che è la squadra che ha stentato di più quella che gli è entrata nel cuore, e per la quale soffre...
Già, perchè oggi per me era un giorno speciale. La prima volta di Paolino in curva B, e forse ero io più emozionato di lui. Mentre scrivo il pargolo è ancora in piedi eccitato che vuole la "canzone dei leoni" (11 leoni, n.d.r.) e racconta, racconta... Mi sa che quell' Insigne al 94' e l' esplosione, il boato del Fuorigrotta Road se li ricorderà per un bel pezzo! Ed è stato perfetto, perchè come prima volta ha già visto la più classica delle partite del Napoli: grande ammuina, predominio di campo, abbuffata di occasioni divorate, poi appena gli avversari la sfiorano la palla come telecomandata entra in porta, mentre a noi pure se tiri a botta sicura si materializzano dal nulla difensori sulla linea, la sofferenza solita che ben conosciamo fino alla liberazione finale. Sono troppo felice x mio figlio che lascio a voi le disamine tecnico-tattiche, è certo però che una squadra che, sia pure in maniera confusionaria e pasticciona, lotta fino all' ultimo e mostra un grande cuore non può non conquistare un bambino e chiunque ami il gioco del calcio.
Veramente coi 2 marmocchi di Cipollone e 2 loro cuginetti parevamo una colonia estiva, ma checchè se ne dica questo in CURVA B (no in tribuna!!!) è ancora possibile. Breve excursus alla faccia di chi dice "sono solo 22 miliardari che rincorrono un pallone, e voi che vi ci fate il sangue amaro e ci buttate pure i soldi!". Orbene, questi benpensanti non solo nella vita non proveranno mai il godimento supremo di un Insigne al 94' (e per noi napolisti il gol finale è diventato una dipendenza cronica) ma nemmeno avranno mai dei legami così forti come quelli tra compagni di tifo. Mi spiego. Io 'sto Gianluca in vita mia l' ho visto solo mezz' ora, il tempo di 2-3 birre al Gazebo dopo il City o il Chelsea, mò non ricordo. Eppure ci è venuto spontaneo oggi salutarci e abbracciarci calorosamente come compagni di antica data, vuol dire che abbiamo condiviso una mezz' ora di felicità intensa e significativa che ha lasciato un segno. Quindi figuratevi che legame provo io per voi, cari amici con cui condividiamo le azzurre sorti ormai da anni, curva A,B o G che sia! Ah, e ci stava pure Simone o' chiattone, te lo ricordi Ivan?
Ho visto 2 volte Paolino spalancare la bocca per lo stupore: la prima quando ha visto tutto il campo dall' alto, la seconda quando se n' è carut o' SanPaolo! Noi adulti non è che abbiamo cantato molto, anzi per niente, dato che con un occhio guardavamo la partita e con l' altro i piccoli. Che dal canto loro giocavano spalle al campo e si giravano quando la folla rumoreggiava di più. Ma al minuto 94 non si è capito più niente, abbiamo preso in braccio la prole e ci siamo sfogati a cantare
ALè ALè ALè NAPOLI ALè
ALè ALè ALè NAPOLI ALè
ALè ALè ALè
ALè ALè ALè
ALè ALè ALè NAPOLI ALè...
e mio figlio mi stringeva: "Papà, abbiamo vinto!" Marò, bellissimo!
All' uscita, altra scena bellissima: un ensemble di neri africani in mezzo piazzale tecchio che suonano una jam session di bonghetti e jambee, e tutti i tifosi finalmente birramuniti che zompano e ballano intorno, pareva il carnevale di rio! Dato che manco da parecchio, chiedo lumi e mio fratello mi spiega che da quest' anno c'è questo gruppo coloured che segue il Napoli ed è loro costume far festa così quando si vince. Ora, diciamo le cose come stanno, in quale altra "civilissima" città sarebbe consentito a dei NEGRI di seguire la squadra in mezzo ai bianchi ariani e suonare fuori lo stadio la loro musica? Ho visto tante vittorie della SSC Napoli, ma questa è la vittoria più bella della città e della gente di Napoli !
Al ritorno in macchina Paolo dorme, e io mi emoziono di quella felicità stanca e rimbambita, perchè sento oggi di avergli trasmesso qualcosa di importante
RICORDO QUAND'ERO FANCIULLO
SOGNAVO UNA MAGLIA E UN PALLON
GUARDANDO LA CURVA CHE CANTA
IO PROVO LA STESSA EMOZION
MA QUANDO IL NAPOLI è IN CAMPO
FORTISSIMO BATTE IL MIO CUOR
LA VOCE MI TREMA E SON CERTO
CHE IL NAPOLI è L' UNICO AMOR!
Borghetti
Pubblicato da Napoli, Birra e Rock'n'Roll alle 00:15 5 commenti
16/04/13
Los Napolistas
non si faccia ingannare il blogger ritardatario o il lettore infrasettimanale dalla pole position di questo mio post: date la priorità alla maestria dialettica e concettuale del precedente post del Maestro Borghetti: ogni parola è oro di napoli colato e poi servito su un vassoio azzurro per tutti i veri difensori della nostra fede. Ciononostante, scrivo per rendicontare di una piccola esperienza da emigranti virtuali che io e don fabio corrente abbiamo fatto in quel di Madrid, la sfavillante capitale dei galacticos e dei "'ccà nisciun' è fesso (atletico madrid)". Ospite del nostro amico di provata fede napoletana per questo uikkend, si mette subito in chiaro una cosa: sì vabbuò, ccà se parea a mostro, c'è da fare questo e quello, il tempo è poco e bisogna sfruttarlo a dovere, ma c'amma verè merdan-napoli senza se e senza ma. E così è stato, ovviamente. dopo aver abbandonato l'idea di mendicare la visione del match nei bar di Malasana, optiamo per la soluzione da scartellati all'estero: connessione a scrocco, streaming e rutto libero. Abbandoniamo subito il commento in italiano e passiamo a un ottimo tandem di speaker argentini, perfettamente in tema con la situescion. Lo streaming, si sa, ha i suoi maledetti difetti, quindi ci perdiamo il goal di flamini, e qualche secondo dopo urliamo un "porco dio" che pure l'ETA si è grattata le palle. Idem dicasi per il pareggio di san goran: il dirimpettaio, tale Ruben, fornitore inconsapevole della connessione nonchè pornomane spinto, si affaccia con un'espressione tra il terrorizzato e l'assalito dal dubbio che la finale di scempions barca-real si stesse giocando in quel momento e lui non lo sapeva..."chi è che emette questi ululati selvaggi?" Semplicemente due tifosi del napoli, ben più calientes e terroni nell'anima di questi spagnoli che sì, sono frati cocini a noi, ma non sanno cosa sia la sofferenza calcistica. La cosa più allucinante è che abbiamo avuto la riprova che franz cannapiecoro è protetto da oscuri poteri internazionali: gli speakers gli hanno fatto più volte i complimenti per rinvii "a la parroquia" (!!què bièn paooolo!!; !!anda Paolo, excelente!!). Cioè, lo chiamavano pure per nome!! E allora mi sono arreso definitivamente, arrendetevi anche voi: ha vinto lui, il piecoro infernale. Detto che il commento dei sudamericani mi è sembrato molto più imparziale (anzi, forse più a favore del napoli) e tecnicamente molto valido rispetto a sti leccaculo a cui accennava il maestro fiore, direi che abbiamo giocato una bella partita. Però avremmo dovuto provare seriamente a vincerla, ci saremmo pure riusciti perchè abbiamo giocato molto meglio noi. Certo, siamo tutti d'accordo che un pari ci va benone, che abbiamo giocato a puliscimilano e che una settimana fa avremmo sottoscritto mille volte un pareggio. Però il Napoli quest'anno pecca sempre un pò nei momenti topici e quindi a un certo punto ci siamo accontentati. C'è chi dice che il limite sia nella personalità di alcuni giocatori chiave (vedi marekiaro)e chi punta il dito contro bellicapelli. a dire il vero, bellicapelli ha messo in campo 3 attaccanti quando siamo andati in superiorità numerica, quindi forse stavolta il timorato non è stato lui. Semmai, si può dire che il suo grande difetto è sempre quello di fissarsi con i soliti noti, tipo maggio non ce la faceva manco a pisciare in terra mentre armero in tandem con zu zu avrebbe fatto molto meglio. Però dze dze al posto di inler è già un segnale di lucidità mentale come non lo si vedeva da tempo. E poi va bene così: lo stato di salute generale è buono e il punto è comunque buonissimo. A giudicare dal fastidioso turbinio di voci di mercato che stanno girando intorno al Napoli, arrivare secondi sarà fondamentale come nemmeno possiamo immaginare. ADELANTE NAPOLI!!
Pubblicato da amolamaglia alle 19:09 3 commenti
se il vento fischiava ora fischia più forte
Che dire, stranamente questa domenica non ho improperi per nessuno, nemmeno per Franz. Un Napoli tosto, combattivo, concentrato ha strappato un pari più che meritato a Milano, e pazienza se non ci è scappato il colpaccio. I primi 20 minuti ho avuto paura, ma poi siamo usciti fuori con grande personalità (finalmente!) anzi, raramente ricordo trasferte a s.siro in cui si siano corsi così pochi pericoli, forse mai.
Devo dire che con Dzemaili in questo stato di forma al posto di Inler è veramente un altro Napoli, in cui se propio vogliamo la nota stonata è Maggio, per la scarsa forma. Per il resto, bravi ragazzi!!!!
Ho scelto questo titolo da canzone proletaria perchè se è vero che quel pareggio è una mezza vittoria, allora serve a vendicare quel popolino napoletano troppo spesso deriso dai media milanesi. Come denuncia pure Angelo Forgione, sono anni che sky e merdaset nei collegamenti prepartita imbastiscono lo stesso teatrino sul confronto Napoli-Milano. Cominciano sempre con la tribuna vip del meazza "guardate signori, che parterre, che eleganza!" e giù una sfilza di Tronchetti Provera, Serbelloni Mazzanti Viendalmare, volti noti della politica, dello spettacolo, più una serie di sciacquette televisive e non, famose solo per essere state trapanate da qualche pene miliardario... Poi con un sorriso ammiccante rivolto al pubblico: "vediamo invece che atmosfera si respira al San Paolo..." e là si sbizzarriscono con immagini folkloristiche della plebe più pittoresca... Nu chiattone tutt surat che addenta formidabili marenne e poi si pulisce con la maglietta; un altro chiattone che tentando di scavalcare resta in bilico e i presenti sotto che ansimano nello sforzo titanico di sorreggerlo per le natiche; 4 vecchi che giocano a tressette e scatarrano per terra; un esperto di esoterismo carico di monili e amuleti in corallo di Torre del Greco che fa ondeggiare 'na 'nzerta d'aglio per scacciare gli influssi maligni da Fuorigrotta; Palummella col putipù e tricchebballacche, o' Messicano che fa Pancho Villa e sona 'e piatti, e perfino Busiello all' epoca non veniva risparmiato dallo spirito di patata dei servi del padrone.
Questi chiattoni, questi vicchiarielli, questi veggenti (di radio camaldoli e non) sono tutti nostri fratelli e sono stati ripetutamente offesi. Per dirla alla Kennedy, oggi siamo tutti chiattoni 'nzevati!
Ma che i tempi stiano cambiando lo si capiva dall' abbigliamento di DeLa, che per venire a Milano si è messo il vestito buono e non più quer ggiubbotto da pataccaro de bborgata a cui ci aveva abituato
Post un pò scarno ma la soddisfazione è da preta levata dalla scarpa! Sto ancora godendo!
FORZA NAPOLI!!!!
Borghetti
Fiero dei miei ragazzi, orgoglioso dei miei chiattoni!!!
Pubblicato da Napoli, Birra e Rock'n'Roll alle 00:03 2 commenti
08/04/13
a good sunday
bene bene, mentre il gossip settimanale impazza con nomi di improbabili giocatori tipo damiao, cointreau, miao, mao mao e fido bau per il post matador, il nostro napoli ha svolto bene il compitino casalingo contro un genoa modesto ma pur sempre squadra che scende in campo, e quindi potenziale foriera di psicodrammi, danni autoprocurati, beffe inusitate e bestemmie lanciate ad occhi sbarrati verso l'ignoto. La banda di scartellati in difesa è stata discretamente aiutata dagli avversari a non fare l'ennesima figura di merda , anche se Britos si candida sempre più autorevolmente come il peggiore difensore del girone di ritorno, sfidando senza tema la pur mastodontica concorrenza dell'innominabile. per fortuna oggi c'era hugo boss a dare un pò d'ordine al tutto. Il maestro fiore, sempre lucido ed efficace nelle sue analisi settimanali, sottolineava come nel turbinio di nomi di cui sopra non si è parlato del primo e fondamentale passo da fare per il prossimo anno: la difesa. Abbiamo bisogno di una difesa. In champions ci andremo comunque, anche perchè dietro il merdan ladro non c'è nessuno. Ora, ci pare il caso di tornare nell'europa che conta senza difesa? Urge chiarezza al riguardo. Per il resto,vorrei lodare il senso pratico di armero, un giocatore che secondo me sarà fondamentale in questo rush finale. Bravo bellicapelli: hai capito che qualcuno può giocare anche se non ha 35 anni di gavetta in panchina, assa fà. sarete tutti d'accordo con me nel sottoscrivere un pari a san siro: io ci metterei non una, ma 10.000 firme perchè il napoli ha la sindrome da appuntamento importante e perchè questi rubano senza pudore ogni settimana. Ma hai visto mai che i nostri riescano una volta tanto a smentire il nostro scetticisimo? foss' a maronn'. biancazzurro è il colore del mio cuore
Pubblicato da amolamaglia alle 04:12 2 commenti