Guagliù,
avit' accattat o' pruvulon addù Ciccill' o' nzevus? bravi allora siete pronti per la prossima lezzione di Napoli educhescional ciannel: A' MARENN. Esposito, non ti distrarre, perchè non hai portato il materiale? Guarda se io perdo tempo a fare queste cose a me non mi paga nessuno, io lo faccio per te, per non farti diventare un coglione "emo" che ascolta i Tokyo Hotel, quindi fai attenzione!
allora, dicevo, l' importanza della marenna. Se voi vi trovate all' estero, tipo al triangolare in Trentino o a Milano, (e non nomino altre città europee x scaramanzia..), e incontrate un tifoso che non porta colori e manco apre bocca (come successe a me...) x non farsi accanoscere, come fate a riconoscere in lui un vostro fratello, un vostro simile? Ma è semplice: DALLA MARENNA!!!
Questa è una cosa che il blog, prima di dire cazzate, ha mandato i suoi esploratori in avanscoperta, chiedete a Lucio che è stato a Milano, a me che sono stato a Torino e Enzo che è stato a Benfica. x esempio, San Siro, fino a 5 minuti dalla partita è deserto. Il milanese, trattenuto da impegni di lavoro pure di domenica, giunge comodo al posto che gli è assegnato sul biglietto e consuma rapidamente un pacchetto di crackers. O' napulitan invece a' dummeneca adda ì 'ncopp' o' camp 4 ore prima innanzitutto x conquistarsi il posto, e ppò s'adda ' ntallià. Si scambiano opinioni col vicino di posto, si intavolano estemporanei match di tressette con gli astanti intorno che commentano partecipi, e poi naturalmente, va consumato uno spuntino in vista delle energie da spendere. E anche qui c'è da registrare una differenza antropologica: il milanese va a vedere la partita : "ohe, ciumbia, hai visto il Pato lì?"senza bruciare una caloria. Viceversa il napoletano adda ì a fa' o' tifo p'o' Napule, e provate voi a farvi 2-3 giri di "nella mia vita son solo 2 colori..." senza desiderare una bombola d' ossigeno... Ora, noi 35enni, memori di cultura classica di Quando C'Era Lui, ricordiamo teglie di capretto con le patane e scafaree di pasta al forno, ma purtroppo col decreto Pisanu i contenitori metallici non possono essere più introdotti. Ma la creatività partenopea sopperisce sempre ai cervellotici disegni della legge, e negli ultimi anni ha sempre preso più piede la Marenna.
La Marenna, pure da un punto di vista nutrizionale, soddisfa il fabbisogno medio del Chiattone, garantendo al metabolismo glucidico il giusto apporto di carboidrati (2 kg di pane cafone), proteine ( sacicce e frittata), fibre (friarielli, puparuol') e grassi ( cicoli e ricotta).
Innanzitutto la base x preparare una buona marenna è una pagnotta da non meno di 2 kg di pane cafone. Il palatone va sezionato in senso longitudinale e riempito di companatico con un certo criterio. Non ve ne venite con cose tipo filadelfia light, vitasnella e legeresse: a' Marenn adda stagnà o' Chiatton Napulitan!!! Via libera dunque a mozzarella, frittata, cicoli, friarielli, tonno, e qualunque cosa suggerisca la fantasia dello chef! Quando sarete diventati esperti con questa marenna classica, potrete finalmente cimentarvi con la marenna magistralis. Questa è una cosa guagliù, che data la mia non più giovane, ma nemmeno ancora tanto vecchia e saggia età, non posso dire di aver visto personalmente, eppure vecchi e canuti tifosi degni di fede giurano su Sallustro di aver visto coi loro occhi tifosi spingersi a tanto. Nella marenna magistralis, il palatone non va tagliato trasversalmente, bensì si asporta il cozzetiello superiore che va conservato a mò di tappo, e poi si procede a una sorta di carotaggio del palatone scavandone la mollica. Mollica che poi Mammà custodirà amorevolmente per farne purpettone per il figliolo che tornerà visibilmente emaciato dallo stadio la domenica sera. A questo punto si assiste a una vera e propria trasposizione letterale del popolare detto " a' carn'a sotto e 'e maccarune 'a coppa" perchè tatticamente, prima si riempie il fondo del palatone con la carne del ragù, e nello strato superiore si depositano 'e maccarune c'a salza. NON ESISTE PROPRIO che si tolga il tappo-cozzetiello con le mani !!!! Esso va mangiato a mò di antipasto, dopodichè il palato assapora prima il primo piatto e poi il secondo piatto... E questo è Genio puro!!!!
Ma come ogni materia del sapere, la pratica vale più della teoria. Lasciate allora che vi racconti di quel famoso Napoli-Avellino 2004-05 (girone d' andata). Eravamo in curva A che, a differenza di mò che c' è un solco a dividerci dalla tifoseria avversaria, al' epoca c' era solo un velo di plexiglas che pure una modella anoressica avrebbe abbattuto a perete... A un certo punto un chiattone estrae una marenna così composta:
-palatone di pane d' ordinanza da kg 2,00
-saciccie e friarielli adagiate su uno strato di frittata di PATANE!!!!
Ivan mi è testimone, ci cadessero le palle se vi dico bugie. Alla vista di tanto orrore gastronomico la curva intera trattiene il fiato, persino Gianni'A Carogna resta allibito e si distrae dal comporre endecasillabi sciolti; tutti, pure gli avellinesi, seguivano con trepidazione l' impresa che il chiattone si accingeva a compiere. Ed ecco, giuro su Diego, il dialogo che ne seguì:
AVELLINESI:-"Chiattò!!! E magna mà!!! Chiattò, tu faje schifo o' veramente!!! Chiattò, sì nù puorc !!!!!! (trad. : ehi, amico! Che spuntino appetitoso! Ne daresti un pò anche a noi?)
Il Chiattone, la bocca sollevò dal fiero pasto e rispose in rima baciata: -"Ma pecchè, che ve magnate vuje 'e pparte d'Avellino?! A' mmerd d'e' ppecore e d'e' ggallin!!!" (trad.: oh, bucolici irpini! Ve ne darò certamente un pò, anche se voi potete godere della bellezza dei vostri pascoli e de' vostri armenti!)
AV.-" Chiattò, scinn abbasc!!! t' aggia fà nu mazz tant!" ( trad. " Grazie, il Signore te ne renda merito!)
CHIATT.: (in perfetto italiano) "ah, sentite, siete proprio dei cafoni!"
Noblesse oblige
Ma a me piace ricordare quella partita anche per un altro motivo. All' epoca il corriere dello sport pubblicava il lunedi le 10 partite con più spettatori allo stadio in Europa. Ebbene, quel Napoli-Avellino, clamorosamente quella domenica stracciò Barcellona, Bayern, Porto e pure la roma, afammocc! Piazzandoci al primo posto, noi pubblico da Champions League diventammo un caso all' attenzione dei media europei, e di lì apoco avremmo dovuto abituarci a telecamere tedesche, svedesi, giapponesi etc, ma questa è un altra storia e ve la racconterò un altra volta.
NESSUNO è COME NOI
NESSUNO è COME NOI
METTETEVELO IN TESTA
METTETEVELO IN TESTA
METTETEVELO IN TESTA
NESSUNO è COME NOI
Borghetti
22/05/10
(a grande richiesta) A' MARENN
Pubblicato da Napoli, Birra e Rock'n'Roll alle 00:51
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3 commenti:
un saluto da Dublino! Tenendo alto il vessillo azzurro...stasera farcito di nero! Grande MILITO!...restera'un dei tanti nostri sogni erotici! Qua la birra scende ad uso alluvione equatoriale! attendendo le nuove imprese del temerario Bigon ...porgo cordiali saluti dalla terra che accolse il TRAP, ma che la pigliat nçul dal solito francese culattone raccomandato! a presto miei cari etanofili!
Niente da dire,Zio Fiore: lo stadio per il Napoletano è un'estensione di casa sua(tipo veranda abusiva).E questa digressione culinaria lo dimostra appieno.Approfitto a tal proposito nel ringraziare la Signora Tesone per le sue frittate di maccaroni: gli spot in tv per le marenne dei bambini dovrebbero proporre tali sani alimenti,invece di certa roba sereticcia.
Masbiff,si dice che Bigon farà le vacanze dalle tue parti: acchiappalo sotto braccio e convincilo con litri di birra a comprare almeno un paio di mostri
vogliamo un'latra delle vostre lezioni, maestro borghetti!!
Su, su, che già sta pausa premondiali c'ha cacat' o cazz!
intanto l'ode alla marenn è stata diffusa in rete con grandissimo apprezzamento di altri tifosi del napoli (e non solo)!!
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