26/02/09

in questi giorni tristi...

cari fratelli,
in questi giorni in cui persino la democrazia e la libertà sembrano essere messe a repentaglio dalle sconfitte del Calcio Napoli, ho elaborato una pacata (mannacc' a maronn!) riflessione sull' attuale condizione, le sorti e le prospettive del Nostro Bene Supremo, ossia la vecchia e gloriosa Società Sportiva Calcio Napoli 1926, la quale, è bene ricordarlo, così come ogni altro club, PER PRIMA COSA APPARTIENE AI TIFOSI !!! C he dunque hanno tutto il diritto di imporre il ritiro e di chiedersi: di chi è la colpa?

Ma facciamo un passo indietro. Quando, nel settembre 2004, Il Napoli scese in campo contro il cittadella (e vi risparmio la storia trita e ritrita dei palloni che non c'erano a Paestum e della fascia "orgoglio e tenacia" di Montervino) molti di noi credevano che l' imprenditore De Laurentiiiiis (prima di allora mai inculato) fosse la persona giusta al momento giusto, e già ci risuonava nelle recchie la sigla "The ceeempiooons !" col pallone con le stelle e tutto. La nostra prima impressione si sarebbe poi rafforzata negli anni a venire grazie a una serie di risultati straordinari, il più eclatante a mio avviso l' aver vinto al primo colpo un campionato durissimo come la serie B

Già, ma allora come siamo arrivati a questo punto, in cui il “Progetto” si è arenato in una ferlainesca mediocrità? Analizziamo la SSCN 1926 in ognuna delle sue componenti.

Squadra concordo pienissimamente con quanto detto: Cannavaro è una pippa abissale, e sta là solo grazie a qualche assegno pagato dal fratello per fargli tenere il posto. Dopo il nipote di Mastella (v’o ricordate a Imbriani?) sarebbe bello chiudere questa trilogia delle parentele comprando il prossimo anno, che so io, il figlio di Cutolo o il nipote di Bin Laden. Tanto sempre meglio di Cannavaro saranno… Piccola chiosa a margine: mentre la stampa nazionale si fa grasse risate su questo giocatore (Bisteccone: “eh, certo, il fratello è tutta un’ altra cosa” e risolino beffardo)non capisco perché la stampa napoletana sulle tv locali si erga a difesa di P.C. giudicandolo intoccabile. Che stiano anche loro su libro paga di Fabio?

Sul resto della squadra: io non credo che 3 o 4 nottambuli influiscano sul rendimento: tutte le squadre ormai hanno i loro viveurs, e del resto non è che il Napoli del secondo scudetto fosse un modello di sana vita sportiva. Piuttosto influisce lo spolpamento da intertoto, il fatto che abbiamo una panchina corta e non sempre all’ altezza, e 2 mezzi pesanti là davanti che si muovono solo con l’aiuto di una gru. Ma per questi capitoli si rimanda alla voce società

Tecnico come sparare sulla croce rossa. Lo sappiamo, è stato buon traghettatore e gliene siamo grati, ma non è l’ uomo giusto per il Grande Salto etc etc. Comunque, nel bene o nel male, questo è il suo ultimo anno a Napoli, e se è stato un anno di troppo, ancora una volta si veda la voce società

Società se nei primi 4 anni aveva operato bene, questo è l’ anno cruciale in cui sono venuti fuori i limiti proprio gestionali e manageriali della premiata ditta M & De L. Ma quale progetto e pianificazione! Qua si naviga a vista !!! Se tu mi parli di crescita graduale, questo era l’anno in cui o cambiavi allenatore, e i giovani tecnici di talento in questo momento non mancano, o , volendo tenere quello che hai, gli metti finalmente a disposizione dei campioni già affermati, oppure fai tutte e 2 le cose. Invece, confermato Reja, ecco una campagna acquisti faraonica: Aronica, Rinaudo, Denis E Maggio, forse l’ unico con qualche qualità. In pratica una campagna degna di un Siena o un Atalanta, con tutto il rispetto, per di più senza attaccanti di spessore. Ma come si pretendeva di impensierire le grandi presentandosi con Denis in attacco, o peggio ancora Zalayeta??? Come si pretendeva di non pagare lo scotto dell’ intertoto, gare in Grecia il 15 di luglio a 40 gradi, per poi fare quella figura di merda internazionale (per la cronaca, il Benfica nella fase a gironi ha raccolto 1 solo punto…)quando è risaputo che l’ intertoto dai tempi delle guerre puniche porta solo disgrazie?

Ma qua bisogna entrare nella forma mentis del presidente: lui da produttore è abituato a fare film (di merda) con 4 lire e ottenere i massimi incassi, avrà pensato di applicare lo stesso ragionamento al calcio. Eh, no presidè, nel calcio la qualità (quella che non si è mai vista nei suoi film) è tutto e certe volte manco basta! Ci siamo rotti il cazzo di vedere squadre moribonde con 2 punti in classifica fare improvvisamente il real madrid contro il NOSTRO Napoli, o giocatori dati x finiti che guarda caso tornano a segnare contro di noi, o giocatori napoletani che segnano contro di noi e non esultano… a proposito, a parte Vitale, quanti giovani del nostro vivaio sono usciti fuori durante questa gestione? E non sarà il caso di ampliare l’ organigramma societario, visto che alla voce team manager figura un certo Edoardo, uno che non sape manco appiccià nu tabellone luminoso?

Insomma guagliù, siamo arrivati a un punto chiave in cui o il progetto va avanti o ci affossiamo… io non ho la sfera di cristallo x sapere come andrà avanti la Storia, ma so che sempre saremo al fianco del Nostro Napoli, nella buona e nella cattiva sorte, e finchè morte non ci separi!

Un abbraccio a tutti

Borghetti

Che sarà sarà

Ovunque ti seguirò

Ovunque ti sosterrò

Che sarà sarà…

1 commento:

Minchiosauro ha detto...

Un'analisi lucida,che penso sintetizzi il pensiero dei bloggers.Infatti io stavo in contatto con Zio Osama(che è accampato nelle campagne di Giugliano)proprio per far giocare uno qualsiasi dei suoi figli(vista la qualità di Cannavaro,il figlio 50enne alcolizzato di Bin Laden è più che appropriato).Che la colpa sia da addebitare interamente alla società è evidente.Il problema è: ora che si sono resi conto come funziona l'ambiente,riusciranno a reagire?Mah.Mi associo alla chiosa del saggio Borghetti: COMUNQUE E DOVUNQUE SEMPRE FORZA NAPOLI!