18/02/08

Di Edoardo Reja, della sua confusione mentale, e di come questa influisce sul gioco della SSC Napoli

Mi sarebbe piaciuto tornare a postare su questo blog, dopo un mese di assenza, in condizioni di gioco e classifica più felici. Invece tocca scrivere di questo periodo buio, pesto, della stagione del Napoli. Fissiamo subito un caposaldo: il Napoli, da 2 partite a questa parte, sta giocando male. Durante il campionato ci è già capitato una volta di perdere 2 partite di fila, contro Genoa e Inter, o anche altre partite perse solo per il punteggio, ma dove il Napoli aveva mostrato un ottimo gioco, forse migliore della squadra avversaria, risultata al termine dei 90 minuti vincitrice (vedi Palermo e Fiorentina). Sono capitati dei passaggi a vuoto, blackout improvvisi, dai quali siamo (più o meno) prontamente usciti la settimana seguente, vedi Atalanta e Milan. Non era ancora capitato però che il Napoli perdesse 2 partite di fila giocando una chiavica, vedi Samp e Empoli.

Secondo caposaldo, e scusate se mi ripeto, Reja ultimamente non ci sta capendo più niente. Questo non vuol dire che la colpa è interamente dell'allenatore, gli erroracci di Cannavaro ieri, di Savini con la Samp, di Domizzi col Milan non ce li dimentichiamo, ma sta di fatto che lui non sta affrontando la problematica con la dovuta lucidità (in pratica si sta un pò incasinando con le cervella, non c'abbència come si dice a Formia). Gli ci sono voluti 3 mesi per capire che la difesa stava andando a pezzi, quando bastava prendere il calendario della serie A e calcolare la percentuale dei gol che il Napoli ha subito negli ultimi 7-8 turni rispetto ai primi 10, chiunque avrebbe potuto. A questo aggiungiamoci gli infortuni, le squalifiche a raffica, tutte indicazioni dei problemi che ha il reparto a ritrovare quell'equilibrio che aveva avuto l'anno scorso e nelle prime giornate di quest'anno. E la soluzione a questi problemi? Tutti ne avevamo almeno una: Savini a casa Gianello terzino sinistro, cacciamo Reja, cacciamo Calaiò, presidè caccia i soldi che è meglio. E così è stato: rinforzi a gennaio, un portiere, un regista di centrocampo, un trequartista e un jolly difensivo, uno che può giocare sia al centro che all'esterno della difesa. E soprattutto, quello che tutti agognavamo da tempo, il cambio di modulo: assa fà a maronna, dal cancerogeno 3-5-2 a un più appropriato ed offensivo 4-3-2-1. Ma, un attimo, qui qualcosa non quadra, il 4-3-2-1 ieri si è rivelato ancora più infruttuoso, eppure tutti si affannavano a dire che il problema era lì, che i giocatori del Napoli giocavano fuori ruolo, così si andavano a snaturare le loro caratteristiche, ecc ecc. Ma guardiamo un attimo le 2 conformazioni di giuoco, e qui mi faccio aiutare dal fido Photoshop:
Questo è il 3-5-2 canonico di Reja.


Questo invece è il 4-3-2-1 di ieri.


Esaminiamo: in attacco, in appoggio ai già presenti Lavezzi e Zalayeta, c'è Mannini. I tre avanzati nei primi 45 minuti di ieri hanno fatto buoni movimenti, soprattutto quando Reja ha invertito i due esterni, e prodotto l'unica palla gol, ottimamente sfruttata dall'ex bresciano. Un miglioramento rispetto al 3-5-2, più gioco sulle fasce, Zalayeta ha più possibilità per le sue sponde, Lavezzi ha più libertà di svariare.
Il centrocampo: l'ulteriore arretramento di Savini e Grava lascia inevitabilmente scoperte le fasce a metà campo. A questo dovrebbero supplire in fase difensiva Mannini e Lavezzi, il primo se l'è cavicchiata, il secondo invece non è abituato a queso tipo di gioco, e soprattutto non si può pretendere che vada anche in copertura a centrocampo, quindi in definitiva il centrocampo "nuovo" è più debole del vecchio. Qui vorrei anche sottolineare quello che secondo me è stato un errore tattico decisivo: Hamsik e Blasi molto spesso andavano ad allargarsi sulle fasce, questo probabilmente per creare più spazio al centro per le due mezzepunte. Il problema che è venuto fuori da questo modo di gioco è che così Pazienza è rimasto spesso da solo a centrocampo, impotente davanti alle ripartenze veloci di Giovinco e degli altri centrocampisti dell'Empoli. Qui Reja ha fatto l'errore: Pazienza da più ordine a centrocampo, ma corre e recupera 1/5 di Gargano, non avrebbe dovuto permettere a Blasi e Hamsik di allargarsi così tanto, che il gioco sulle fasce lo facciano gli esterni.
La difesa: qui sta la vera cazzatona del mister. Qual era (ed è) il reparto più in difficoltà del Napoli? La difesa. Perchè la difesa era in difficoltà? Perchè la difesa a 3 presuppone continui raddoppi difensivi dei fluidificanti per riempire gli spazi e aiutare i 3 centrali. Deve insomma trasformarsi rapidamente in una difesa a 5 efficace. Chi erano i fluidificanti? Savini e Grava, non propriamente dei fulmini di guerra. La difesa a 4 è una difesa a 5 con un centrale in meno, una buona punta, agile e potente quanto basta (per esempio Pozzi) trova nella difesa a 4, paradossalmente, più spazi di quanti potrebbe trovarne nella difesa a 3. Sta ai terzini fare le "diagonali" per chiudere tali spazi, e contemporaneamente controllare eventuali discese degli esterni avversari. Un ruolo molto più impegnativo, a mio parere, del fluidificante. Ora, chi sono i terzini? Savini e Grava. Gli stessi Savini e Grava che non erano in grado di recuperare posizione in tempo e di raddoppiare nella difesa a 3. Da questo punto di vista, la difesa a 4 perde decisamente il confronto con quella a 3/5. Ma non era la difesa il reparto in difficoltà?
Lascio a voi le conclusioni, mi riservo le penultime 2 righe per incazzarmi con Zalayeta, non so cosa possa averti detto Piccolo nel sottopassaggio, ma tu sei una testa di cazzo se ti fai espellere nell'intervallo. Potevi informarti a partita finita, quello c'ha i parenti a Pomigliano, 3/4 d'ora di macchina da Castelvolturno e risolvevi con calma oggi. Le ultime 2 righe le uso invece per mandare affanculo sonoramente le palate di merda occasionale che si sono riversate ieri allo stadio, soprattutto nei distinti. I fischi e le offese a squadra e mister a fine partita sono tipiche dei laziali, a Napoli la squadra si rispetta e ama sempre, a prescindere dai risultati. Vorrei vedere uno qualsiasi di questi idioti incompetenti in campo o in panchina a giocare o allenare, se gli piacerebbe pigliarsi insulti e sputazze ogni domenica.
Saluti e baci, ci sentiamo prima di fine mese, cerchiamo di organizzare sta blog-cena.




4 commenti:

giorgio cutugno ha detto...

mi sa che s'è perso un commento di qualcuno quando ho aggiornato il post per correggere le sgrammaticature.
scusassero

amolamaglia ha detto...

la difesa? cannavaro secondo me non è in forma, e di cazzate ne ha fatte varie anche in passato...savini e soprattutto grava non sono giocatori di livello, quindi sarebbe meglio una difesa a 4 con cupi contini santacroce e domizzi..il centrocampo a 4 con gargano che corre e recupera parecchi palloni e due in attacco col supporto di mannini...oppure, semplicemente, allenarsi seriamente col nuovo modulo in settimana invece di scendere in campo senza ben sapere cosa cazzo fare...adesso che sono cazzi amari bisogna assolutamente ottimizzare le risorse della aquadra se no ce la vediamo infame..
complimenti anche da parte mia a zalayeta!!

Anonimo ha detto...

concordo pienamente.
Ma non tralasciamo la ciliegina sula torta del capitolo sostituzioni sottocapitolo USARE IL PAMPA CON MODERAZIONE.
Quando il ritmo del gioco aumenta e ci sono più spazi come a Cagliari io avrei messo Calaiò. Tutto qui.

Minchiosauro ha detto...

A proposito delle sostituzioni: Reja,quando non si tratta di Sosa,fa le sostituzioni al 70esimo minuto.Quando Calaiò,dopo essersi scaldato,è rimasto quasi 7 minuti vicino al quarto uomo ho detto a Nekola:"Vuoi vedere che aspetta per l'ennesima volta il 70esimo minuto?".Così è stato.Per me una delle grandi pecche di Reja non sono solo le sostituzioni che fa,ma anche quando le fa: fuori tempo massimo