05/10/15

tra poker e cinquine, zio sarri ha fatto tombola

allora fratelli, facciamo rapidamente due conti: 16 gol e un solo gol preso nelle ultime 6 partite. il primo tour de force del napoli è andato oltre le più rosee aspettative. anzi, diciamo ca pop nisciun', nemmeno nei suoi sogni eroticamente più selvaggi sul napoli, avrebbe mai pensato potesse avverarsi. ieri abbiamo demolito il milan che è esistito fino al gol di allan, poi...paccheri a mana smerza e frequenti lezioni di calcio. risultato storico al peppino meazza. ma naturalmente, non è mai il napoli a essere forte, sono gli altri che hanno problemi: e le squadre di coppa erano squadrette, e alla lazie mancavano tutti, e la merdentus quest'anno ha problemi-allegri è na merda-bla bla, e il milan, che fino a ieri sera aveva perso immeritatamente due partite - tra cui il derby - è in profonda crisi e non serve a niente. insomma, se diamo retta ai media, sono loro che hanno problemi, non siamo noi a essere una buona squadra. ma a me sta benissimo, perchè meno ci "attenzionano", meglio sarà. l'importante è che in tutto questo i 3 punti sistematici a casa ce li portiamo noi. Per contro, nessun stupido trionfalismo, perchè sarebbe fuori luogo: l'unica cosa da dire è che zio sarri ha trovato la quadra con un modulo e un impiego in campo fatto su misura per i giocatori che liteniamo. il lavoro che stanno facendo e il relativo cambio di mentalità sono tangibili, quasi incredibii se pensiamo alla squadra loffia, disarticolata e senza personalità che avevamo l'anno scorso. altra indicazione incoraggiante ci è pervenuta dalla partita contro la legia nord dei fasci polacchi: anche le riserve sono in grado di intepretare il 4-3-3 come si deve, sta cosa potrebbe rivelarsi fondamentale nel lungo termine. Su zio Sarri cosa dire? E' stato lesto a fare dietrofront e a lavorare in base alle caratteristiche dei giocatori, e a noi questo serviva: non il napoli operaio, ma una squadra dove ognuno è messo in condizione di dare il meglio. questo ci è mancato in questi ultimi anni:la limitata ortodossia mazzarriana e la scarsa "empatia" (peraltro in parte motivata) di benitez si sono rivelate un limite grande almeno quanto le falle delle campagne acquisti degli ultimi tempi. sarri invece, essendo uno duttile che vuol fare strada, ha ben altro tipo di atteggiamento. anche perchè sa che la società raramente azzecca tutte le mosse. ci saranno sempre acquisti mancati in difesa, ecc. Lui lavora col materiale a disposizione, senza inutili violenze tattiche su questo o quel giocatore. lassa fà, era ora. dove arriveremo? al momento non m'interessa, sono solo felice di avere finalmente una squadra compatta e organizzata come cristo comanda. la pausa è sempre na palla, ma stavota ci serve come il pane. se vinceremo contro la fiorentina (che comunque è forte), avremo l'ultimo vero test da passare: vincere contro le piccole. stiamo a vedere cosa succede, intanto godiamoci il poker calato a san siro e le immagini degli zozzoneri che se ne vanno affanculo prima della fine della partita. a voi la parola. FORZA NAPOLI

2 commenti:

Anonimo ha detto...

dirò, ero tra gli scettici, anzi, ad essere sinceri, non ero nemmeno scettico, ma impaurito. ebbene sì, non ho avuto fede, ma si sa, questa squadra da quando la tifiamo ci fa fare dei sotto e ngoppa mostruosi, meravigliosi. su una cosa concordo ed è la sensazione che realmente da la squadra quando è in campo ed è una sensazione di estrema presenza, estremo controllo, estrema tranquillità, anche quando le cose diventano complicate come dopo il gol di lemina al san paolo o l'oggettivo buon pressing e carica agonistica che il milan ha esercitato per tre quarti di primo tempo. anche prima, con mazzarri e benitez, ma già passando per reja,ventura, donadoni, novellino, simoni, agostinelli, zeman e mondonico (la partita persa alla prima di campionato contro la juve rimane per me la seconda partita più bella di sempre, mettetela come vi pare) mai e poi mai, passando dai 4-0 all'alzano, o un 6-2 alla reggina o un 6-1 al genoa o a un 6-2 al verona la squadra è stata così padrona del campo, così sciolta, così naturale e sarebbe davvero un peccato se tutto questo non avesse seguito. e poi sarri ha detto una cosa, con un certo tono che ha riflettuto il tipo di persona che può essere, in conferenza dopo la juve "io sono abituato a vivere queste situazioni di suscettibilità e non mi fanno nè caldo nè freddo, la cosa che mi fa più piacere è sentire di nuovo l'affetto dei tifosi non tanto verso di me, ma verso i ragazzi in campo che sono loro quelli che lavorano per la vittoria e questo lo preferisco rispetto ad avere un paio di punti in più". questo qua non solo è uno che capisce il pallone ma è anche un signore e speriamo che non se ne vada in quei modi mortificanti e cachielli di paternità mazzarriana e rafaelita, che fine all'ultima giornata hanno tenuto tutti sulle spine mentre in realtà si erano cacati il cazzo già mesi prima, con la differenza che se mentre la squadra con mazzarri continuava a lottare, con benitez già stavano allo sbando. continua così napoli, facc' nnammurà n'ata vooooota! AL DI LA' DEL RISULTATO! (rafele)

amolamaglia ha detto...

d'accordo su tutto: il ritrovato - o addirittura inedito - spirito collettivo della squadra è il principale merito di Sarri. Il tutto è stato ovviamente corroborato dalla scelta del modulo tattico più congeniale ai nostri giocatori. ora la squadra merita di nuovo il sostegno dei tifosi, non tanto per i risultati e il gioco che stiamo esprimendo, ma proprio per quella ricerca di un obiettivo comune che nel passato recente ci è mancata. leggevo da qualche parte che questo nuovo napoli è in controtendenza con la piccolezza di obiettivi della società. de laurentiis ha ampiamente dimostrato che, oltre a dover cambiare pusher per limitare un pò la sua cafonamma, è solo interessato al guadagno immediato, magari tramite qualche regalìa raccattata qui e lì, tipo la questione dello stadio. il napoli non ha quadri o filtri intermedi, ma solo un passacarte e un padre padrone, non ha un centro sportivo di proprietà, non fa investimenti sui giovani pur avendo un potenziale vivaio sterminato: la campania e tutto il centro-sud e sud dell'itaglia. a benitez possiamo imputare diverse colpe, ma non certo quella di essersene andato dopo aver scoperto l'inganno di un presidente che sa o vuole solo fare le nozze coi fichi secchi. lo spagnolo aveva indicatoda subito dove si doveva intervenire per dare al napoli una solidità con cui costruire un futuro davvero stabile. sperando che de barconiis/de filmauriis/de cinecittaworld centoeventicinquemilioniis, si renda conto che la retta via sarebbe un pttimo affare anche per lui, restiamo affianco a questa squadra che se lo merita, anche quando ci saranno tempi inevitabilmente più duri. perchè quello che è cambiato in questi mesi va al di là anche del risultato. mo ce vò. FORZA NAPOLI