Gestire le partite non è cosa nostra

Sì,è vero,almeno una sicurezza mò la teniamo: siamo in Europa League.A ciò aggiungiamoci che forse un trofeo st’anno lo portiamo a casa,arbitri permettendo(resto convinto che la rube debba vincere PER FORZA qualcosa in tempi brevi sennò gli Agnelli,e quei pecoroni dei tifosi zozzoneri, torneranno a martellare i coglioni sul 2006 alla lega calcio,al presidente della repubblica oppure a quel cornuto del papa).Però non si può giocare una semifinale così.Dopo il nostro doppio vantaggio ha vinto il rilassamento generale.Il Siena,dopo la sconfitta in campionato col Novara e a soli 9 punti dalla zona retrocessione,mi pare abbia giocato con la filosofia”pruvammoci: se ci lasciano segnare è buono”.Perché tutto mi si può dire,tranne che è stata una partita tesa.I nostri hanno fatto una serie di cazzate inenarrabili sequenziali ed i nostri avversari non hanno manco fatto finta di approfittarne.In pratica,ci siam messi in difficoltà da soli spesso e volentieri stasera e per fortuna di fronte avevamo una squadra che teneva altri cazzi per la capa.Bellicapelli sembrava stremato nell’intervista post partita,visto che non riusciva a mettere insieme una frase di senso compiuto,dicendo che tutta la squadra era scarica.Per me le ipotesi sono due,considerando come ha giocato il Pocho:la prima,poco attendibile vista la partita con l’Udinese,è che i nostri stiano pagando lo stress psicofisico di un’eliminazione immeritata dalla scempions;la seconda è che sia il mister ad essere sotto pressione del Sor Aurelio che gli avrà imposto di vincere almeno un trofeo quest’anno.Io do credito più a questa mia ultima sensazione dopo sta partita.Perché Mazzarri ha schierato la formazione titolare,ben sapendo di aver un Maggio ciaccato ed un Gargano diffidato.Perché ho visto i nostri non correre più di tanto,forse per sparagnare energie in vista del Catania.Non mi riferisco ad Hamsik che cazzimma non ne ha mai avuta.Mi riferisco in complessivo ai nostri che pensavano di gestire la partita come fosse l’amichevole di beneficenza della parrocchia di Castel Volturno.Ci potrebbe anche stare come atteggiamento.Solo che servono i giocatori in grado di farlo.E noi non li abbiamo.Siamo andati in sofferenza inutile a più riprese.Per fortuna,ripeto,che al Siena la finale non interessava più di tanto.Perché se fosse stata una gara di campionato,con la B alle loro spalle,ci avrebbero fatto ballare i toscani.Così non è stato,per fortuna nostra.Oddio,a parte l’autogol,la nostra seconda rete ha dimostrato per l’ennesima volta che con la capa e co penzier’non temiamo rivali.E se entrava pure quella seggiata di Inler…..Ma è appunto questo che mi fa andare in freva: siamo forti,ma abbiamo una difesa che non ci fa dormire sugli allori.Quindi se fossimo sempre concentrati,hanno voglia a correre i nostri avversari.Mò ci tocca la Rube in finale in quel di Roma.E ci aspetta una gara che presenta i rischi di una missione in Iraq: ci saranno laziomerdi e giallozozzi a far la posta ai tifosi azzurri,insieme ai rubentini.Altro che Vietnam per gli americani: ci aspetta una prova di forza dentro e fuori lo stadio che sarà qualcosa fuori dal comune.Mò però pensiamo al Catania.Il resto verrà dopo.SEMPRE E COMUNQUE FORZA NAPOLI
P.s.
Mentre scrivo tengo ben presente ciò che un governo”democratico”,spinto da King Gorge(si è mai visto un presidente della repubblica scendere in campo così vergognosamente dalla parte dei padroni?),si appresta a farci un culo che il traforo della tav è la cruna di un ago: questo blog è fatto anche di compagni,per cui so che certi pensieri son presenti nelle nostre menti come il Napoli
Pp.Ss.
Maestro Ivan,la mia rabbia nei confronti di quelle merde(giornalaie filostrisciate o rubentini in generis)resta ancora immutata visto che i commenti contro di noi si sprecano.Secondo me questi vorrebbero trascinarci nel loro marcio per poter dire che tutto il pallone è paese.E’questo loro cercare di invischiarci che mi fa venire l’orticaria e mi fa sentire orgoglioso di esser partenopeo.Anche se li prenderei a martellate nei denti comunque